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Italo Calvino ha cercato di cogliere la realtà che cambia continuamente nel tempo e ha sperimentato i diversi modi di scrivere per rappresentarla e proporre una possibilità diversa alla letteratura che è in crisi e perciò allargare il campo dello scrivibile. Calvino ha avuto fiducia nel futuro della letteratura perché pensava che ci fossero cose che solo la letteratura può dare coi suoi mezzi specifici. Questo studio viene analizzato l“hypertext” in Se una notte d’inverno un viaggiatore. Calvino definisce questo romanzo come l’iper-romanzo che presenta una struttura accumulativa, modulare, combinatoria. Se una notte d’inverno un viaggiatore registra l’impossibilità di creare ancora delle storie, di produrre letteratura se non spiegando continuamente i meccanismi attraverso cui la letteratura stessa si crea e si forma e privilegiando in primo luogo il necessario ma misterioso rapporto tra scrittore e lettore. Il romanzo è composto da dieci romanzi diversi in un’atmosfera di grande intelligenza letteraria ma anche di inquietudine, su cui aleggia lo scacco dell’invenzione, il pericolo dell’impossibilità di concludere il progetto romanzesco. Rilevare le regole costitutive del fare letterario, mettersi in rapporto col lettore, dichiarando già la soluzione di questo gioco di intelligenza, appare un’arma difficile da maneggiare per lo scrittore, col rischio di produrre situazioni altamente artificiose oppure troppo elaborate, quasi labirintiche. Il rapporto con il lettore sembra condurre a una rassegnata accettazione dell’insensatezza di un universo carico di messaggi che si confondono tra loro, di possibilità che non si realizzano, di linguaggi e di libri accumulati in quantità, e tra i quali è sempre piú difficile orientarsi.


Italo Calvino ha cercato di cogliere la realtà che cambia continuamente nel tempo e ha sperimentato i diversi modi di scrivere per rappresentarla e proporre una possibilità diversa alla letteratura che è in crisi e perciò allargare il campo dello scrivibile. Calvino ha avuto fiducia nel futuro della letteratura perché pensava che ci fossero cose che solo la letteratura può dare coi suoi mezzi specifici. Questo studio viene analizzato l“hypertext” in Se una notte d’inverno un viaggiatore. Calvino definisce questo romanzo come l’iper-romanzo che presenta una struttura accumulativa, modulare, combinatoria. Se una notte d’inverno un viaggiatore registra l’impossibilità di creare ancora delle storie, di produrre letteratura se non spiegando continuamente i meccanismi attraverso cui la letteratura stessa si crea e si forma e privilegiando in primo luogo il necessario ma misterioso rapporto tra scrittore e lettore. Il romanzo è composto da dieci romanzi diversi in un’atmosfera di grande intelligenza letteraria ma anche di inquietudine, su cui aleggia lo scacco dell’invenzione, il pericolo dell’impossibilità di concludere il progetto romanzesco. Rilevare le regole costitutive del fare letterario, mettersi in rapporto col lettore, dichiarando già la soluzione di questo gioco di intelligenza, appare un’arma difficile da maneggiare per lo scrittore, col rischio di produrre situazioni altamente artificiose oppure troppo elaborate, quasi labirintiche. Il rapporto con il lettore sembra condurre a una rassegnata accettazione dell’insensatezza di un universo carico di messaggi che si confondono tra loro, di possibilità che non si realizzano, di linguaggi e di libri accumulati in quantità, e tra i quali è sempre piú difficile orientarsi.