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Che la lingua araba, dal Medio Evo fino ai giorni nostri, abbia svolto un rilevante influsso sull'italiano cosí come su molte altre lingue neolatine (in particolare spagnolo e portoghese), è fatto ben noto. Il risultato concreto, evidente a tutti, di questa influenza lunga di secoli si ha nei cosiddetti prestiti arabi in Italiano, cioè in quelle parole entrate a fare parte integrante del vocabolario dell'italiano, ma per le quali gli studiosi hanno rintracciato un'orgine araba. Pensando proprio all'italiano e non ai dialetti, il ruolo delle città marinare, e soprattutto di Pisa, Genova e Venezia, fu in realtà molto più rilevante di quello svolto dalla Sicilia. Nella maggioranza dei casi è infatti possibile accertare che gli arabismi dell'italiano sono entrati nella nostra lingua standard passando per una o più di queste città, che avevano degli scambi commerciali intensi e continuati con il mondo arabo. Volendo fornire una classificazione semantica generale dei prestiti arabi, si puó dire che essi hanno per lo più un senso concreto, dato che si tratta in massima parte di parole della marineria, della mercanzia, di prodotti oggetto di scambio commerciale, di piante, frutti e di elementi del lessico tecnico, scientifico e matematico. Molto pochi sono invece i nomi astratti, gli aggettivi e i verbi. In questo studio, ho cercato di fornire un elenco delle più comuni parole italiane di origine araba, e nello stesso tempo, le influenze della cultura araba su quella italiana.


Che la lingua araba, dal Medio Evo fino ai giorni nostri, abbia svolto un rilevante influsso sull'italiano cosí come su molte altre lingue neolatine (in particolare spagnolo e portoghese), è fatto ben noto. Il risultato concreto, evidente a tutti, di questa influenza lunga di secoli si ha nei cosiddetti prestiti arabi in Italiano, cioè in quelle parole entrate a fare parte integrante del vocabolario dell'italiano, ma per le quali gli studiosi hanno rintracciato un'orgine araba. Pensando proprio all'italiano e non ai dialetti, il ruolo delle città marinare, e soprattutto di Pisa, Genova e Venezia, fu in realtà molto più rilevante di quello svolto dalla Sicilia. Nella maggioranza dei casi è infatti possibile accertare che gli arabismi dell'italiano sono entrati nella nostra lingua standard passando per una o più di queste città, che avevano degli scambi commerciali intensi e continuati con il mondo arabo. Volendo fornire una classificazione semantica generale dei prestiti arabi, si puó dire che essi hanno per lo più un senso concreto, dato che si tratta in massima parte di parole della marineria, della mercanzia, di prodotti oggetto di scambio commerciale, di piante, frutti e di elementi del lessico tecnico, scientifico e matematico. Molto pochi sono invece i nomi astratti, gli aggettivi e i verbi.In questo studio, ho cercato di fornire un elenco delle più comuni parole italiane di origine araba, e nello stesso tempo, le influenze della cultura araba su quella italiana.